"L'unico miracolo che possiamo fare sarà quello di continuare a vivere;
difendere la fragilità della vita giorno per giorno"
J. Saramago
Il lavoro psicologico on-line, perché
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Un aiuto speciale per chi è stato colpito da Covid-19
Uno spazio speciale - in emergenza e in priorità - è dedicato a chi ha affrontato direttamente l'esperienza del Covid-19, perché è o si è ammalato, è stato in ospedale, in terapia intensiva, o perché il Covid-19 ha colpito una persona cara. Anche per chi l'ha persa in questa tragica esperienza e si trova ad affrontarne il lutto. In tutte queste situazioni possono svilupparsi sintomi tipici di chi ha vissuto un fortissimo stress e ha sentito minacciata la vita, propria o di chi gli è caro.
Utilizziamo Skype, Zoom e anche Whatsapp e FaceTime ed ogni tecnologia ci consenta di incontrarci per superare questo momento così difficile e ritrovare insieme la forza della vita.
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Sostegno psicologico e consulenza anche on- line |
Formazione
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Sostegno e consulenza psicologica e educativa, anche on-line, individuale, di coppia e di gruppo, per chi vive momenti di cambiamento, crisi o sviluppo nelle varie fasi della vita: adolescenza, giovinezza, prima età adulta, maturità, inizio dell'età anziana, in collaborazione con una équipe di psicologi-psicoterapeuti... ... continua a leggere
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Incontri e corsi di formazione, seminari, workshop tematici per genitori, insegnanti, educatori, operatori sociali sui temi dell'accompagnamento educativo nelle varie fasi di sviluppo, della comunicazione, del ruolo genitoriale e della famiglia...
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Notizie
Nel mese di Aprile 2018 esce in libreria il libro La Vulnerabilità, scritto a due mani con Maurizio Gronchi, nella collana diretta da Gronchi e Sequeri, i Semi Teologici di Farnacesco per le Edizioni San Paolo.
"Vulnerabile è colui che è in condizione di inferiorità e non può difendersi, non ha mezzi, vive cioè una esclusione. E questo perché è costretto dalla violenza, da situazioni naturali o peggio ancora dall'indifferenza". Papa Francesco Il libro tratta della vulnerabilità a partire dall'attenzione alle persone più fragili, percorrendo in punta di piedi, i sentieri tortuosi della vulnerabilità, in cui si incontrano volti, esperienze e pensieri e si domanda se è possibile abitarla in modo generativo. Ne propone infine una una lettura alla luce della fede, in una prospettiva teologica, dal momento che Dio stesso, per amore, si è reso vulnerabile e ha fatto sua la nostra carne, per restituircela trasformata nell'ultimo giorno, in cui gli umiliati della terra saranno i primi a riconoscere Cristo, Salvatore e Salvezza. |
Dal dal 20 a 22 ottobre all’Università Urbaniana di Roma si è tenuto Convegno su “Catechesi e persone con disabilità: un’attenzione necessaria nella vita quotidiana della Chiesa” promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. L'articolo La fede trasforma in risorse le ferite della disabilità, in Noi, Famiglia e Vita, mensile di Avvenire, del mese novembre 2017 ne ripropone i passaggi fondamentali per suggerire la possibilità una pedagogia speciale rovesciata, perché al di là di ogni distinzione tra abilità e disabilità, ci scopriamo tutti accomunati da una fragilità sostanziale, inesauribilmente assetati d’amore e pervasi dal desiderio di quella felicità che è segno del nostro più autentico desiderio di Dio. Perché nessuno è troppo disabile per la gioia e insieme ci riconosciamo bisognosi di quella pace che solo l’abbraccio misericordioso di Dio può donarci. Si scorge allora l'emergere di una catechesi della tenerezza nella reciprocità tra diverse abilità. Strumento delicato e potente, struggente e concreto di una Chiesa che davvero si fa madre e cerca incessantemente di parlare al cuore di ogni uomo: modulandosi e accordandosi sulla tonalità dei suoi figli più fragili e, attraverso di essi, rivelando veramente l’operato di Dio in Gesù Cristo: la sua scelta di minorità, di vulnerabilità, di unità, perché tutti siano una cosa sola.
A Luglio 2017, ancora su Noi, Famiglia e Vita esce Educare alla preghiera. Ques'estate puoi cambiare, una recensione al libro Mindfulness – Raggiungere la consapevolezza di sé, di Emiliano Labiase e Andrea Marino, recentemente pubblicato da San Paolo, con la prefazione di Tonino Cantelmi, il quale ci ricorda che «Viviamo in una società ormai “incessante”, sempre attiva e sempre più incapace di staccare la spina, sempre lì a digitare, condividere, perdendo il senso della differenza tra giorno e notte, tra feriale e festivo, tra casa e ufficio, tra reale e virtuale. (…) in cui sembra che la voracità di connessioni sia proporzionale solo all’incapacità di stare da soli e senza far niente», per cui accogliemo la proposta di Labiase e Marino a considerare anche la mindfulness quale strumento «che ci invita a entrare nei nostri corpi, a dare senso ad ogni attimo della nostra vita e a non correre per passare a quello successivo, a lasciare che il mondo scorra, per prenderci del tempo con noi stessi, senza voler avere il controllo su tutto ciò che si muove intorno a noi» e che può conciliarsi con un percorso di riscoperta della preghiera a tutte le età.
Il 26 Marzo 2017 sul mensile Noi, Famiglia e Vita è uscito Solo relazioni autentiche aprono strade di verità, la recensione al libro di Pieragelo Sequeri, La cruna dell'Ego. Uscire dal monoteismo del sé , per Vita e Pensiero.
Un libro intenso, che rovescia l'autoreferenzialità psicologica della domanda "chi sono io?" in "per chi sono io?". Una riflessione che apre prospettive e percorsi di ricerca nuovi e generativi.
Un libro intenso, che rovescia l'autoreferenzialità psicologica della domanda "chi sono io?" in "per chi sono io?". Una riflessione che apre prospettive e percorsi di ricerca nuovi e generativi.
Il 6 Giugno 2015 è uscito in libreria Scarti. Incontrare e custodire l'umanità ferita, per le Edizioni San Paolo. Il libro nasce dall'appello di Papa Francesco a superare la "cultura della scarto": "La persona umana oggi è in pericolo! (...) Le persone vengono scartate come se fossero rifiuti. Questa cultura dello scarto tende a diventare mentalità comune... la vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera o disabile, se non serve ancora - come il nascituro - o non serve più, come l'anziano" (Papa Farancesco, Udienza 5 Giugno 2013). ... continua a leggere
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